Dopo tre anni di delusioni in casa Juventus si pensava che questo potesse essere l’anno del rilancio ed invece le cose non sembrano essere andate per il verso giusto visto che in campionato i bianconeri sono soli quinti con la qualificazione Champions a rischio (tallonati da Fiorentina e Milan) e con il cammino in Europa decisamente in salita dopo il ko di due giorni fa a Torino contro il Benfica (la Juve ha chiuso solo ventiduesima).
Quali sono i problemi che attanagliano i bianconeri? sicuramente l’arrivo di un nuovo allenatore che porta idee di gioco e visioni della rosa completamente diverse ha un ruolo importante, sarebbe stato impossibile pensare che la rivoluzione estiva (che ha portato ad addii eccellenti anche per questioni finanziare, vedi non ultimo il passaggio di Danilo al Santos) poteva portare la Juventus a lottar per il titolo.
Poi non da meno ci sono gli infortuni a farla da padrona. Thiago Motta ha perso praticamente subito il suo miglior difensore, Bremer (oltretuttto un leader nel campo), oltre a tante defezioni nel tempo pesanti come Nico Gonzalez o Douglas Luiz. Proprio il brasiliano doveva poi essere il centrocampista che alzava il tasso tecnico e finora si è visto poco.
Naturalmente gli infortuni di Cabal e ora anche di Kalulu sono segno di sfortuna ma questa estate al termine del calciomercato si sapeva che la coperta era corta. Ed ecco un altro punto. Un altro centrale mancava, e anche un attaccante (visto che Vlahovic ha portato la croce da solo con Milik sempre ko). Motta non ha mai avuto grandi alternative se non sugli esterni dove tra i giovani che sono usciti (vedi Savona e Mbangula) e le certezze Conceicao e Weah hanno permesso al tecnico di fare la differenza in molte partite.
La colpa insomma di chi è? Motta ha sicuramente ha fatto scelte che non sono sempre piaciute, Giuntoli ha fatto qualche errore sul mercato, la sfortuna ci ha messo del suo. Insomma la Juventus deve ripartire senza trovare un vero e proprio capro espiatorio.