La Roma regola il Genoa con un 3-1 che poteva anche essere più largo, confermando il buon momento conseguente all’avvento di Ranieri. La vittoria è maturata nella ripresa, dopo un pareggio ottenuto in maniera abbastanza casuale dai liguri su un calcio d’angolo. Con questa affermazione Dybala e compagni si portano a 27 punti, lasciando gli avversari a 23.
Nel primo tempo Masini risponde a Dovbyk
La gara è iniziata con la Roma in avanti, senza mai però assumere toni frenetici. Il primo pericolo per la porta di Leali è arrivato già al secondo minuto, quando Saelemakers ha calciato male dopo aver fermato la palla su un cross di Angelino. Brivido poi all’ottavo per il portiere ligure, salvato dalla traversa su una magistrale punizione di Dybala, a testimonianza di un buon avvio dei padroni di casa. È stato però il Genoa a rendersi pericoloso al 16′, con un tiro scoccato quasi all’altezza del dischetto di rigore da Miretti, troppo centrale però per impensierire Svilar.
La gara si è quindi sbloccata al 24′, quando un cross dalla destra di Saelemakers è stato calciato al volo da Pellegrini da pochi passi, venendo ribattuto da Leali che non ha però potuto fare nulla sul tocco risolutivo di Dovbyk. Gli ospiti hanno quindi cercato di alzare il baricentro, per non esporre troppo la retroguardia alle folate giallorosse. E su un calcio d’angolo hanno trovato il pari, grazie a Masini, lesto a calciare in porta un pallone mancato dal gruppone formatosi nell’area piccola. Da questo momento la contesa ha assunto un andamento equilibrato, con la Roma incapace di alzare il ritmo, prima del fischio di Zufferli che ha sancito la fine del primo tempo.
Nella ripresa una Roma più brillante
La seconda parte della gara si è aperta con El Shaarawy al posto di Pellegrini, proprio per cercare di dare maggiore velocità e incisività al gioco. E proprio il Faraone ha sbloccato la gara al 59′, con una rasoiata scoccata dal limite dell’area su cui il portiere ligure non ha potuto fare nulla. Un goal arrivato dopo le contestazioni dell’Olimpico per un fallo di mano apparso abbastanza chiaro pochi secondi prima, su cui Zufferli ha deciso di sorvolare.
La rete subita ha chiaramente scosso il Genoa e messo i giallorossi nelle migliori condizioni possibili, con gli avversari in avanti, ma incapaci di creare reali pericoli per la porta di Svilar. A differenza di una Roma che ha iniziato a dare vita ad una serie di accelerazioni, in particolare con un El Shaarawy ispiratissimo. E sull’ennesima azione offensiva è stato Konè a mettere in crisi la retroguardia avversaria, mettendo una palla al centro per Dovbyk su cui si è innescato un autentico effetto flipper, culminato nell’autorete di Leali.
Da questo momento è stato in pratica un monologo romanista, spezzato solo da un’occasione di Pinamonti, che ha calciato in maniera non proprio ottimale un invitante pallone quasi all’altezza del dischetto di rigore. Mentre per la Roma sono stati Pisilli e Soulè, subentrati a Saelemakers e Dybala, a sfiorare la quarta segnatura prima del triplice fischio di Zufferli che ha mandato tutti sotto le docce.