La Serie A di basket si sta rivelando sempre più interessante. Se all’inizio dell’anno si parlava come al solito di duopolio Milano-Bologna, anche alla luce dei rispettivi budget, dopo sedici giornate disputate la realtà è estremamente diversa. Sono ben quattro le squadre appaiate al primo posto della graduatoria, a 24 punti. E tra di esse non c’è l’EA7 Emporio Armani Milano, sinora appesantita da una lunga serie di infortuni che ne stanno zavorrando il cammino anche in Eurolega.
La grande novità è rappresentata da Trapani
Trapani Shark, Dolomiti Energia Trentino, Germani Brescia e Virtus Segafredo Bologna: queste sono le quattro squadre che guidano la graduatoria della massima serie di basket italiana. Una graduatoria che pochi si sarebbero attesi a questo punto della stagione, ovvero quando già se n’è andata la parte ascendente del torneo.
Se i felsinei rappresentano la tradizione, con Brescia e Trento che già si erano segnalate per solidità negli anni passati, la vera sorpresa è rappresentata da Trapani. La squadra siciliana, infatti, si trova all’esordio nella massima serie. Cui si era affacciata con evidenti ambizioni, ampiamente testimoniate da un mercato di grande livello.
Basta in effetti vedere il roster consegnato alle sapienti mani di Jasmin Repesa, per capire le reali intenzioni di Valerio Antonini, il presidente del team siculo. Nel corso dell’estate, infatti, sono arrivati giocatori ormai noti non solo agli appassionati italiani. Ovvero Tibor Pleiss, Justin Robinson, Langston Galloway, John Petrucelli. Cui si sono aggiunti a lavori in corso Gabe Brown e Paul Eboua, dando luogo ad una miscela esplosiva, resa incandescente anche dai proclami del vulcanico presidente, perennemente sotto i riflettori e ben intenzionato a farlo a lungo.
Naturalmente, per ora siamo soltanto poco oltre la metà del cammino previsto per la stagione regolare e qualcosa potrebbe mutare da qui alla fine della stessa. E, soprattutto, i play-off rappresentano un qualcosa a parte, in cui conta molto anche l’esperienza. Trapani non nasconde però le sue grandi ambizioni, rivelandosi una vera e propria ventata d’aria fresca per il nostro basket d’elite.
I problemi di Milano
Un discorso a parte merita anche Milano, campione d’Italia nelle due ultime stagioni. L’Olimpia si trova infatti al momento al quinto posto della graduatoria, posizione condivisa con Bertram Derthona Tortona e Pallacanestro Trieste. Una posizione molto al di sotto delle legittime aspettative di critica e tifosi, ma del tutto rispondente ai tanti problemi che stanno rendendone complicato il cammino. In particolare quelli derivanti dai tanti infortuni che hanno tolto di mezzo sin qui per periodi più o meno lunghi pezzi importanti del roster a disposizione di Messina. L’ultimo in ordine cronologico quello a carico di Zach Leday, forse il più il più grave in assoluto, al momento, considerato il rendimento sinora offerto dall’ala di Dallas. Naturalmente, considerata la levatura dell’organico, in molti si attendono una riscossa da parte dei meneghini, a partire già dall’ormai imminente Coppa Italia. Intanto, però, sul campionato di basket spira aria nuova e piacevole.