Sembrava un calciatore in grado di far vincere le partite da solo, Nicolò Zaniolo, calciatore dal talento puro e cristallino, via via si è dimostrato un giocatore di cristallo. Sicuramente tanta sfortuna nella carriera del calciatore cresciuto nel vivaio nerazzurro, con due infortuni al ginocchio che lo hanno tenuto fermo a lungo.
Ma una volta rientrato in campo le prestazioni del calciatore nativo di Massa, non sono tornate quelle di un tempo, anzi talvolta indisponenti e deludenti. Zaniolo spesso al centro di sirene di mercato più volte accostato a Juventus e Milan, è finito a giocare in Turchia, nel Galatasaray, dove comunque ha avuto un buon impatto.
Classe 1999, il tempo per rilanciarsi c’è ancora
Zaniolo dalla sua ha la carta di identità, l’ex fantasista della Roma è un classe 1999, quindi ha tutto il tempo per rilanciarsi ancora e tornare quel calciatore che nei primi anni con i giallorossi ci ha deliziato con goal e assist da calciatore di livello assoluto. Ma la scelta di andare a giocare in Turchia è la migliore? Sicuramente l’impatto del calciatore toscano è stato ottimo, con una rete all’esordio, ma certamente il campionato turco, non è allo stesso livello della Serie A, quindi se l’obiettivo è trovare continuità di presenze e successivamente di rendimento, la scelta potrebbe rivelarsi vincente, ma se la scelta è quella di tentare una crescita professionale, siamo ben lontani da questa dinamica, poichè lontano dai radar dei campionati principali, si corre il rischio di essere lontani pure dai radar di Roberto Mancini, perdendo ancora una volta l’opportunità di vestire la maglia azzurra.
Numeri in Italia prima degli infortuni
I numeri del baby Zaniolo, quando era considerato un enfant prodige sono davvero importanti, 69 presenze 14 Reti e 16 assist, facendo dimenticare facilmente Nainggolan accasatosi all’Inter dando proprio Nicolò Zaniolo come contropartita ai giallorossi. Poi il black out, il 12 gennaio 2020, contro la Juventus, da sempre estimatrice del calciatore, arriva la prima tegola, rottura del crociato anteriore con lesione al menisco.
Dopo sei mesi ai box, arriva la botta definitiva, questa volta con la maglia della nazionale, infortunio al legamento del ginocchio sinistro, che getta nello sconforto più totale il calciatore, che sarà costretto a guardare da spettatore l’intera stagione 2021/2022.