Jannik Sinner si conferma re d’Australia, vincendo gli open locali al termine di una finale rivelatasi molto più facile del previsto. L’altoatesino ha letteralmente schiantato Alexander Zverev, chiudendo la finale contro il tedesco con il punteggio di 6-3, 7-6, 6-3, in 2 ore e 45 minuti. E proprio nell’atto conclusivo, il numero uno del ranking ATP ha confermato la crescita messa in mostra nei due turni precedenti, quando aveva riservato analogo destino a De Minaur e Shelton. Un dominio, quello esercitato dall’azzurro, che sembra destinato a protrarsi anche nel corso dei prossimi anni.
Per Sinner una finale più facile del previsto
L’atto finale degli Australian Open si è rivelato alla stregua di una pura formalità. Già nel corso del primo set Sinner è entrato in quella modalità mostro che aveva evidenziato nel corso di quarti e semifinale. A testimoniarne l’evidenza un semplice dato: l’altoatesino non ha concesso a Zverev neanche una palla break. Giocando praticamente in maniera perfetta negli snodi cruciali della gara, a partire dal tie-break con cui si è concluso il secondo set.
La sua conferma può quindi essere considerata l’apertura di una vera e propria era. In particolare, sui campi in cemento non si vede al momento nessuno in grado di contrastarne l’assoluto dominio. Basti pensare, in tal senso, che Zverev aveva già perso due finali agli Slam, ma sempre al quinto set. Stavolta, invece, non è riuscito mai a impensierire Sinner. Considerato che l’azzurro ha appena 24 anni, il suo regno potrebbe a questo punto essere molto lungo, con il solo Alcaraz in grado di poterlo contrastare, magari sull’erba di Wimbledon o sulla terra rossa di Parigi.
La vittoria senza discussione del numero uno della graduatoria mondiale assume peraltro le vesti di una risposta alle accuse provenienti dalla Germania. Ove i media locali non hanno esitato ad accusarlo di doping, affermando che al suo posto dovrebbe esserci proprio Zverev. Una campagna diffamatoria che si è però rivelata alla stregua del classico boomerang, fornendo a Sinner ulteriori motivi per sciorinare il suo tennis migliore.