Dopo il pareggio strappato dall’Inter in pieno recupero, nel derby di Milano, il Napoli viene fermato dalla Roma all’Olimpico, anche in questo caso nei minuti finali. Due finali che potrebbero pesare non poco nell’economia del campionato, coi partenopei che avrebbero però dovuto prestare maggiore attenzione ad una Roma che pur rimaneggiata è rimasta aggrappata alla gara sino all’ultimo respiro.
Napoli, Spinazzola illude
La gara è stata affrontata con un notevole piglio da una Roma in pieno turnover, in vista del quarto di finale di Coppa Italia con il Milan, in programma mercoledì. Già al 9′ i giallorossi hanno protestato per una doppia caduta in area partenopea, di Shomurodov e Rensch, su un pericoloso cross di El Shaarawy, senza che Fabbri ritenesse di dover intervenire. Al quarto d’ora, però, è stato Cristante a sbagliare permettendo a Lukaku di involarsi, scagliando però una conclusione sbilenca, su cui Svilar si è limitato ad assistere alla sua uscita dal campo.
Cinque minuti più tardi è stato poi Soulè a peccare di egoismo, facendosi ribattere la conclusione invece di servire El Shaarawy completamente solo. Mentre al 22′ è stato McTominay a rendersi pericoloso, con una botta però troppo centrale per impensierire Svilar. E dopo una conclusione alta del Faraone, il Napoli è passato in vantaggio al 29′, con il classico goal dell’ex, in questo caso Spinazzola, lesto a scavalcare il portiere giallorosso in uscita. Una rete cui la Roma ha cercato di reagire d’impeto, riversandosi nella metà campo avversaria e sfiorando il pareggio con Ndicka, di testa su cross di Angelino, con Meret pronto a ribatterne la conclusione.
Il finale è fatale al Napoli
La seconda parte della gara è proseguita sulla falsariga del primo tempo, con continui ribaltamenti di fronte, ma stavolta senza grandissime opportunità per i rispettivi attacchi. La Roma ha però deciso di buttare quasi tutte le risorse disponibili presenti sulla panchina, ovvero Saelemaekers, Paredes, Dovbyk, Baldanzi e Dybala. Una mossa che le ha permesso di dare maggiore qualità alle proprie giocate.
E alla fine proprio il belga ha servito con un cross Angelino, appostato sul secondo palo, il quale con un sinistro al volo ha insaccato alle spalle di Meret facendo esplodere l’Olimpico. E sulla rete dello spagnolo è praticamente finita la contesa, tra le comprensibili recriminazioni dei partenopei, che pensavano ormai di essersi portati a casa tre punti preziosissimi.