Come un fulmine a cielo sereno, il Milan rischia seriamente di perdere il suo capitano e uomo rappresentativo. Sandro Tonali sarebbe infatti a un passo dal Newcastle, club di Premier League con una ricchissima proprietà saudita (il fondo Pif) e con grandissime ambizioni per il futuro. In vista del ritorno in Champions League, i bianconeri inglesi vogliono ragionare in grande sul mercato e l’acquisto di Tonali va proprio in questo senso. Il calciatore dovrebbe quindi accettare un’offerta di 8 milioni di ingaggio + 2 di bonus, mentre il Milan sta cercando di tirare il più possibile in alto per ottenere una cifra vicina agli 80 milioni di euro, esclusi bonus. Le parti sembrano molto vicine, con Tonali che avrebbe anche accettato la destinazione.
Le parole di Tonali e la maggiore cautela per il futuro
Un momento di certo non facile per i tifosi del Milan. E qualcosa che dovrebbe far riflettere anche i calciatori. Questo perché lo stesso Tonali, in un’intervista del 2021 rilasciata al Corriere della Sera, aveva chiaramente detto quanto segue: “So cosa ho fatto per arrivare a questa maglia e non farei mai l’errore di andarmene, io sono di diventare una bandiera del Milan”. Ovviamente, di fronte a un ingaggio di quella portata, qualsiasi calciatore avrebbe cambiato idea, inutile polemizzare o moralizzare a riguardo. Proprio per questo, però, i calciatori dovrebbero stare attenti a quanto dicono. La vita è imprevedibile e, lo sappiamo, il calcio è un riflesso dell’esistenza molto potente.
Un’altra puntualizzazione è necessaria: in una società di calcio che basa le sue manovre economiche e di costruzione della rosa sul player trading (come appunto vuole fare il Milan attualmente e come fece in passato anche la Roma di Pallotta e Monchi, restando in Italia), fondamentalmente bisogna comprendere che nessun calciatore è davvero incedibile. Lo dimostra il fatto che, oltre a Tonali, si sta parlando anche di una potenziale cessione di Theo Hernandez e di interessamenti vari per Maignan. Con la proprietà attuale in carica, i tifosi del Milan dovranno inevitabilmente abbracciare la croce.
La posizione delicata di Cardinale
D’altro canto, Cardinale sta facendo l’errore grossolano di voler dimostrare chi è che comanda nella maniera più sbagliata, cioè togliendo al Milan due punti di riferimento prima per il tifo e poi per la squadra, come appunto Maldini e Tonali. Il tutto dopo aver perso anche un altro riferimento di campo come Ibrahimovic. A meno che la Dea Bendata non decida di guardargli le spalle e consentirgli di prendere interpreti che riportino subito il Milan in vetta, il patron non farà altro che inimicarsi tifosi e dirigenti.
A Tonali francamente resta impossibile rimproverare qualcosa. Per lui si profila una straordinaria opportunità di guadagno, oltre che la chance di giocare in un campionato europeo appassionante e divertente, oltre che nella massima competizione europea per club. Il sentore di ricostruzione nel Milan è evidente. Come nella maggior parte dei casi, potrebbe non esserci via di mezzo: può andare benissimo come malissimo.